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Palm Sunday 1996 & 11th World Youth Day

XI WYD Message: "Lord, to whom shall we go? You have the words of eternal life." (Jn 6, 68)

Pope St John Paul II's Homily at Mass on Palm Sunday
St Peter's Square, 31st March 1996 - Italian & Spanish

"1. "Osanna al Figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore" (Antifona d’ingresso).

La Domenica delle Palme, nella quale la Chiesa fa memoria dell’ingresso trionfale di Cristo in Gerusalemme, costituisce come un solenne portale che introduce nella Settimana Santa. Guardando a questo giorno in chiave di spiritualità liturgica, possiamo considerarlo in qualche modo presente in ogni Celebrazione Eucaristica. Come, infatti, a suo tempo costituì la soglia degli eventi della Settimana pasquale di Cristo, così esso rappresenta costantemente la soglia del mistero eucaristico. Anzi, la soglia stessa della Liturgia. Nel momento in cui varchiamo questa soglia, noi ci accostiamo al centro del Mysterium fidei.

Questo Mysterium, "sempre e in ogni luogo" viene celebrato e compiuto da Cristo stesso, mediante il servizio del sacerdote, ministro dell’Eucaristia. Cristo, sommo ed eterno Sacerdote, giunge a Gerusalemme per compiervi il suo unico sacrificio, il sacrificio della Nuova Alleanza: prima, nell’ultima Cena del Giovedì Santo, come sacramento; poi, sul Calvario, come realtà redentrice.
"Benedetto colui che viene nel nome del Signore!".

2. La sua venuta è una rivelazione, una rivelazione radicale ed integrale della santità di Dio: "Sanctus, Sanctus, Sanctus Dominus Deus Sabaoth". "Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della tua gloria... ".
Proprio questa Settimana - che, umanamente parlando, è colma fino all’orlo della sofferenza, dell’umiliazione, della spogliazione, in una parola: della kenosis di Dio - questa Settimana contiene la rivelazione della santità di Dio, culmine della storia del mondo. "Santo, Santo, Santo . . . Osanna nell’alto dei cieli".

Dal fondo dell’umiliazione redentiva di Cristo l’uomo riceve in dono la forza per raggiungere l’apice del proprio essere e del proprio destino. L’"Osanna nell’alto dei cieli" trova in questo giorno e in questa Settimana, che a ragione è detta "Santa", la pienezza del suo significato.

3. Da undici anni nella Domenica delle Palme si celebra la Giornata Mondiale della Gioventù. In un certo senso, si può dire che "giornata della gioventù" ha cominciato ad esserlo fin dall’inizio, fin dal giorno che oggi commemoriamo, quando i giovani di Gerusalemme andarono incontro a Cristo che entrava in città, mite ed umile, cavalcando un asino, secondo la profezia di Zaccaria (cf. Zc 9, 9 ). Andarono per salutarlo ed accoglierlo con le parole del salmo: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore . . . " ( Sal 117, 26 ).

Cristo non dimentica. Quanto è avvenuto allora Egli lo ricorda. E anche i giovani ricordano. Cristo è fedele. E anche i giovani sanno essere fedeli verso chi dà loro fiducia.

Ed ecco che i giovani ritornano, di anno in anno, a questo incontro, nato dal loro incontenibile entusiasmo per Gesù e per il Vangelo. È iniziato così un pellegrinaggio che attraversa le diocesi del mondo intero e, ogni due anni, converge in un grande incontro internazionale, costruendo ponti di fraternità e di speranza tra i continenti, i popoli e le culture. È un cammino sempre in atto, come la vita. Come la giovinezza.
Quest’anno - a metà strada, per così dire, tra l’indimenticabile tappa di Manila e quella prevista a Parigi nell’agosto 1997 - l’itinerario del "popolo giovane" torna oggi a far sosta nelle Chiese locali, arricchito anche dall’esperienza del pellegrinaggio europeo alla Santa Casa di Loreto.

4. Carissimi giovani presenti oggi in Piazza San Pietro, a voi il mio speciale saluto! Rivolgo un caloroso benvenuto a quanti sono giunti da lontano, e in particolare ai giovani filippini, che tra poco passeranno la croce della Giornata Mondiale nelle mani degli amici francesi.

Abbracciare in questo giorno la croce, passarla di mano in mano, costituisce un gesto molto eloquente. È come dire: Signore, non vogliamo restare con te solamente nel momento degli "Osanna"; ma, col tuo aiuto, vogliamo accompagnarti nella via della croce come fecero Maria, Madre tua e nostra, e l’apostolo Giovanni. Sì, o Signore, perché "Tu hai parole di vita eterna" ( Gv 6, 68 ), e noi abbiamo creduto che proprio la tua Croce è parola di vita, di vita eterna!

Carissimi, voi ben sapete che il Signore non illude con falsi miraggi di felicità, ma dice: "Se qualcuno vuol venire dietro di me... prenda la sua croce e mi segua" ( Mc 8, 34 ). Questo linguaggio è duro, ma è sincero, e contiene la verità fondamentale per la vita: solo l’amore realizza l’uomo e non c’è amore senza sacrificio. Andate, cari giovani, e portate questa parola di vita per le strade del mondo incamminato verso il Terzo Millennio. La Croce di Cristo è la speranza del mondo.

Nella liturgia della Domenica delle Palme, i giovani hanno un ruolo di protagonisti, come "i ragazzi ebrei", che "andavano incontro al Signore portando rami d’ulivo e acclamavano a gran voce: Osanna nell’alto dei cieli" (Antifona della processione).
. . .  Andavano incontro al Signore.

Giovani di Roma e del mondo! Cristo vi chiama: andateGli incontro!"

Papa San Giovanni Paolo II's words at the Angelus in St Peter's Square
Palm Sunday, 31st March 1996 - in Italian & Spanish

"Carissimi Fratelli e Sorelle!
1. Sarà ora rinnovato un gesto molto significativo: la consegna della Croce dell’Anno Santo. I giovani filippini - la cui presenza qui in mezzo a noi ci riporta col pensiero e col cuore al memorabile incontro di Manila, nel gennaio dello scorso anno - affidano la Croce ai loro coetanei francesi, che si preparano ad accogliere a Parigi, nell’agosto 1997, la dodicesima Giornata Mondiale della Gioventù.

La Croce ci conduce spiritualmente al Calvario. Con Maria sostiamo ai piedi di Cristo morente. La Croce ci parla della misericordia di Dio. Lasciarci conquistare da questa misericordia sconfinata che interpella, trasfigura e salva, è la via per accostarci con rispetto e amore al dramma del Figlio di Dio che offre la vita per noi.

Carissimi giovani, sappiate leggere nella Croce la misura dell’amore di Dio: una misura senza misura! Volgete lo sguardo verso il Crocifisso ed accogliete trepidanti il messaggio che Egli - il solo che ha parole di vita eterna - dirige a ciascuno. Da essa attingete la forza per sorreggere ed alimentare la vostra testimonianza di discepoli e messaggeri del Vangelo.
Dopo l'Angelus

I greet with special joy the group of young people from the Philippines, accompanied by Bishop Rolando Tirona, Auxiliary of Manila. They have brought back to this Square the Holy Year Cross. Together with you I give thanks to the Lord for all the good things that his grace accomplished on the occasion of the World Youth Day celebrated in Manila. When you go back home, take the Pope's affectionate good wishes to all the other young people, and pass on his appeal to them to be generous workers in the new evangelization, so that the Gospel of Jesus Christ may be the light, truth and peace for the men and women of the great continent of Asia. Mabúhay Philipinas!

Je salue maintenant la délégation de jeunes des différentes régions de France, conduite par le Cardinal Jean-Marie Lustiger, Archevêque de Paris. Vоus êtes venus à Rome pour recevoir la Croix de l'Année Sainte, qui commence un pèlerinage en terre française jusqu'à la célébration de la prochaine Journée Mondiale des Jeunes, en août 1997. Au cours de la marche vers le troisième millénaire, la rencontre de Paris aura pour thème: « Maître, où demeures-tu? Venez, et vous verrez » (Io. 1, 38-39). Ainsi, nous repartons à la recherche du Seigneur, pour goûter la joie et la force de son amitié, et pour découvrir sa présence dans l'Église et dans nos frères.

Saludo con afecto a todos los jóvenes de lengua española testigos del paso de la Cruz de los jóvenes filipinos a los franceses. Estad, como María, presentes junto a Cristo crucificado, prueba suprema de su amor por nosotros, para que en esta Pascua podáis acoger más intensamente la nueva vida y testimoniarla a los demás.

Нerzlich grüße ich auch Euch, liebe Jugendliche aus den Ländern deutscher Sprache, die Ihr zum Weltjugendtag nach Rom gekommen seid. Erkennt im Kreuz des Herrn die unermeßliche Liebe Gottes und seid treue Zeugen dieser Liebe in Eurem Alltag!

Queridos jovens de língua portuguesa, Сristo tem necessidade de vós para anunciar o Evangelho ao mundo. Que o Dia Mundial da Juventude ajude a recordar a necessidade de um empenho missionário audacioso, com a vossa fé e a alegria de servir a Deus, e a intercessão maternal de Maria Santíssima.

Serdecznie pozdrawiam także młodzleż polską, obecną na placu św. Piotra, oraz tych, którzy słuchają mnie prrzez radio i telewizję. Jesteście wezwani, aby wyjść naprzeciw Chrystusa, Odkupiciela człowieka, bo tylko On « ma słowa życia wiecznego » (Cfr. Io. 6, 68). Jesteście wezwani, aby nieść światu Jego orędzie miłości zawarte w Krzyżu i Zmartwychwstaniu."

Appello per l'immediata liberazione di sette monaci della Trappa sequestrati in Algeria:

"In questo tempo di passione del Signore, il nostro pensiero e la nostra preghiera raggiungono i sette monaci della Trappa di "Notre-Dame de l’Atlas" in Algeria, tuttora nelle mani dei rapitori.
Mi appello al senso della fraternità umana, chiedendo l’immediata liberazione di quei religiosi che hanno scelto di restare, quali testimoni dell’Assoluto, in mezzo a una popolazione musulmana con la quale avevano stabilito, da anni, legami di amicizia e di mutuo rispetto.

Possano essi tornare, sani e salvi, nel loro monastero e ritrovare il loro posto tra gli amici algerini! Voglia Dio ispirare tutti i cittadini di quella Nazione, affinché intraprendano senza tardare il cammino di una pace vera, tanto attesa dalla popolazione!"